Lo so, vi conosco, CI conosco. Lunedì 4 maggio le strade,
i sentieri e i parchi saranno invasi di gente che corre. Non facciamoci però odiare
ancora. Usiamo la testa. Questa è la prima premessa da fare per non creare
ancora divisioni, conflitti e litigi. Oltre che limitare i rischi di una nuova
diffusione del virus. È comprensibile che dopo un mese e mezzo o due senza
poter correre liberamente e con stress e tensioni a livelli estremi non si veda
l’ora di stare in giro a prendere aria, a far girare le gambe, a vedere i posti
che tanto ci mancano, ma sappiamo che se tutti usciamo a fare la stessa cosa,
ci si ritroverà a passare vicini, incrociandosi o sorpassandosi. (Qua aggiungo
un’opinione personale su cui poggiare un consiglio utile: parlare di distanza
di sicurezza dicendo di stare a un metro non ha alcun senso, ché è una distanza
ridicola nella corsa, semplicemente quella non è distanza, vuol dire stare
attaccati, quindi facciamo che se si corre passiamo anche a 3 o 5 o pure 10
metri l’uno dall’altro, per evitare ancora di più rischi, soprattutto di assembramenti,
e conseguenti infinite polemiche).
Poi, per la parte più pratica degli allenamenti, sapete che io sono in generale prudente, quindi non posso che suggerire prudenza a tutti. Vedo che in alcune zone dove è stata anticipata la possibilità di correre ci sono stati già mega giri lunghissimi. Ok, si è stati come animali in gabbia per molte settimane, ma bisogna fare attenzione, che essere poi costretti a casa per un infortunio non sarebbe proprio il massimo, no? Bisogna riprendere molto
gradualmente. Chi è riuscito a correre in casa avrà meno rischi di infortuni o
acciacchi da sovraccarico alla ripresa, e potrebbe già fare un discreto numero di
chilometri senza eccessivi problemi, ma senza esagerare, perché sarà normale voler fare più di quello che il fisico deallenato permette senza sovraffaticarsi (a
meno che si siano fatti ultramaratone o ultratrail casalinghi…). Chi ha
sfruttato molto i rulli o lo spinning non avrà grosse difficoltà di “fiato”, ma
potrebbe avere problemi a livello muscolare, a causa della mancanza della
fase eccentrica della corsa per settimane e settimane. Sarà normale avere mal
di gambe dopo le prime corse, quindi sarà fondamentale una ripresa graduale,
magari mantenendo ancora qualche seduta sui pedali (anche se si sarà stufi
marci di stare in sella, ma si potrebbe sfruttare la bici in strada, finalmente)
per non dover creare una sorta di shock muscolare nello shift tra le diverse
attività e poter lavorare a livello aerobico senza rischiare sorprese da giorni consecutivi di corsa. Chi non ha potuto correre del tutto (in genere soprattutto chi vive
nelle grandi città), senza poter pedalare e non ha potuto fare altro che esercizi in casa, la ripresa
dovrà essere ancora più graduale. Sarà normale che soprattutto loro abbiano una
voglia matta di uscire a correre per ore e ore anche per più giorni di fila, o
di andare sui sentieri preferiti e fare qualche ora in giro, come se non ci si fosse
mai fermati, ma è importante riprendere con prudenza e senza farsi prendere
dalla smania di recuperare. In alcuni casi anche solo i 30 o 40 minuti saranno utili per
una ripresa cauta e senza rischiare di farsi male e dover stare di nuovo fermi
dopo poche settimane. Io stesso, quando riprendo da uno stop per qualsiasi
motivo, riprendo dalla mezzoretta “omeopatica”, allungando molto lentamente,
senza ripartire con 1h o 1h30’ per la fretta di riprendere. Gradualmente, una
settimana alla volta, si potranno aumentare i propri allenamenti. Per tutti sarebbe utile non eliminare gli esercizi di core stability o di rinforzo muscolare che si sono fatti in questi ultimi tempi, mantenendoli come routine settimanale anche in futuro.
Per ora l’importante è riprendere, l’obiettivo è tornare a correre all'aperto, prendere aria, prendere luce. Se poi tutto andrà bene per diverse settimane (soprattutto se i contagi non rimbalzeranno verso l’alto e se non ci saranno altre polemiche) e se la situazione sarà più o meno sotto controllo, allora si potrà tornare a pensare di allenarsi eventualmente anche con qualche obiettivo più specifico.
Per ora l’importante è riprendere, l’obiettivo è tornare a correre all'aperto, prendere aria, prendere luce. Se poi tutto andrà bene per diverse settimane (soprattutto se i contagi non rimbalzeranno verso l’alto e se non ci saranno altre polemiche) e se la situazione sarà più o meno sotto controllo, allora si potrà tornare a pensare di allenarsi eventualmente anche con qualche obiettivo più specifico.
Ovvio che per le gare ci sarà bisogno di tempo per capire se e quando
riprenderanno, ma ci potrebbero essere altri obiettivi. Di questo ne riparlerò
nei prossimi giorni per provare a dare qualche spunto.