Allora, dopo il ritiro all’UTMB ho avuto un po’ di pensieri a proposito delle mie caratteristiche per gli ultratrail. Sono cose che avevo già notato gli anni scorsi, ma ora ho deciso di provare a scrivere per bene come mi sono andati alcuni tipi di gare nel tempo, cercando di cavarne considerazioni utili per puntare ad obiettivi più nelle mie corde in futuro, soprattutto considerando che dall’anno prossimo si dovrebbe (speriamo) poter scegliere tra più eventi rispetto a 2020 e 2021.
(Chi volesse può saltare oltre l’elenco delle gare e arrivare direttamente al risultato finale)
Ecco come sono andate le gare ultra XL nella mia “carriera”.
ULTRA OVER 100 KM da 14 ore di gara – proiezioni finale – in poi, partenza di giorno o di sera, con lunghissimi tratti di notte.
UTMB 2011: ritirato dopo 110 km per contrattura quadricipite. Partenza ore 23. Pioggia in partenza, molto freddo di notte, bel tempo di giorno. Problema agli occhi tra fine notte e mattino. Partito allenato male o nulla nell’ultimo mese.
UTMB 2013: ritirato dopo 110 km per problemi alla vista e perdita di energie. Bel tempo, ma freddo secco di notte. Partito ben allenato.
UTMB 2015: ritirato dopo 50 km. Sovrallenato. Stanco da subito, dolori diffusi (iniziale fascite plantare portata dietro per tutto l’inverno). Ritirato sfinito nonostante la poca strada. Meteo buono.
UTMB 2016: 36° (27h10’). Ottima forma all’inizio, difficoltà a mangiare, crollato alla distanza. Sofferto il caldo. Partito con ottima forma.
UTMB 2018: 7°, 23h02’. Pioggia intermittente, freddo umido. Gara perfetta, la mia migliore.
UTMB 2021: ritirato dopo 77 km per contrattura flessori coscia, problemi gastrointestinali, vertigini. Forma pregara perfetta. Freddo secco notturno che ha amplificato i problemi.
DIAGONALE DES FOUS 2014: 7° (29h00’). Pioggia intermittente per buona parte della gara, soprattutto la prima notte con freddo umido. Partito ben allenato. Finito con gran stanchezza nel finale (in piena seconda notte).
DIAGONALE DES FOUS 2015: ritirato dopo 120 km. Patito molto caldo di giorno. Ancora postumi da sovrallenamento, fascite plantare e dolori diffusi. Partito poco preparato.
DIAGONALE DES FOUS 2016: ritirato dopo 77 km per dolore ginocchio (borsite post caduta in bici), impossibile piegare la gamba. Forma fisica buona fin lì. Pioggia nella prima parte.
DIAGONALE DES FOUS 2017: 23° (28h29’). Buona forma fisica, gestita per tutta la gara contrattura al polpaccio di un mese prima ripresentata dopo 50 km. Patito tantissimo il caldo di giorno che mi ha rallentato troppo. Benissimo inizio e fine. Post gara in ottime condizioni.
LUT 2012: ritirato dopo 78 km per dolori diffusi (principio di fascite plantare) e stanchezza generale. Stanco dalle gare precedenti e dai troppi allenamenti. Meteo buono.
LUT 2015: 18° (14h08’). Buona gamba, patito crollo fisico dopo 80 km, recuperato molto bene nel finale.
LUT 2016: 17° (14h21’). Nessun problema di gambe o forma, qualche problema intestinale, finito in ottima freschezza, solo un po' lento.
LUT 2018: ritirato dopo 56 km per infortunio piede sinistro. Anche problema agli occhi a causa del freddo secco.
LUT 2019: ritirato dopo 45 km per vomito, problemi gastrointestinali e perdita di energia. Partito in non buone condizioni. Preso antibiotico nella settimana di gara dopo operazione dentistica.
TRANSGRANCANARIA 2015: ritirato dopo 65 km circa. Dolori diffusi e stanchezza generale. Partito non ben preparato.
TRANSGRANCANARIA 2017: 19° (15h12’). Ottima forma, gran rimonta finale, una delle mie migliori gare sulla distanza. Forse la gara più partecipata e competitiva a cui ho partecipato su questo chilometraggio.
MADEIRA ULTRA TRAIL 2017: ritirato dopo 80 km. Caduta con botta al ginocchio (dove presente ancora leggera borsite dall’autunno precedente), estrema spossatezza generale. Partito in pessime condizioni, febbre e tosse nella settimana della gara.
SCENIC TRAIL 2017: ritirato dopo 60 km circa. Bene all’inizio, poi stanchezza e vertigini con difficoltà ad alimentarmi. Meteo buono. Partito poco preparato.
TOE DES GEANTS 2019: ritirato dopo 85 km circa per problema lombare/coscia dx simil sciatica, più difficoltà ad alimentarmi con mal di stomaco e nausea, problemi agli occhi a causa del freddo secco di notte.
UTLO 2019: 3°, 16h40’. Ottime sensazioni per tutta la gara. Pioggia quasi tutto il tempo, con freddo umido di notte.
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ULTRA OVER 100 KM da 14 ore di gara – proiezioni finale – in poi, partenza di mattino, solo brevissimi tratti al buio nel finale.
ABBOTS WAY 2012: 1° (14h14’). Nessun grave problema fisico. Distorsione alla caviglia 2 settimane prima, ma gestita durante la gara. Clima buono, qualche pioggia leggera nelle primissime ore. Buio nell’ultimo tratto.
VIE DI SAN FRANCESCO 2013: 1° (14h20’). Nessun prolema. Forti scrosci di pioggia nella prima parte di gara. Il resto del meteo ottimo. Buio nell’ultimo tratto. Corso e vinto il Morenic Trail (110 km) la settimana precedente, quindi partito un po’ stanco.
VERMONT 100 MILES 2017: 9° (17h53’). Gambe distrutte negli ultimi 60 km con enormi patimenti per finire la gara, nonostante non altri problemi fisici o energetici. Arrivato allenato non nel modo giusto sotto il punto di vista muscolare (prima gara di questo genere, tutta corribile). Ultima ora al buio. Meteo buono.
TDS 2017: ritirato dopo 70 km per episodi di aritmie. Partito ottimamente allenato. Buone condizioni fisiche iniziali. Molto caldo.
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STATISTICHE VARIE
Gare over 100 km oltre 14 ore con partenza di giorno/sera.
Partito 21 volte. Finisher 8. Finite bene senza particolari problemi, 4. In 3 di queste ha piovuto per lunghissimi tratti, anche con freddo, ma umido. Nei 13 ritiri, 8 volte ero partito male allenato, con problemi fisici o infortuni. Dei restanti 5 ritiri, 3 volte c’era freddo con vento secco.
Gare over 100 km oltre 14 ore con partenza il mattino ed eventuali pochissime ore di buio nelle ultime ore.
Partito 4 volte. Finite 3. Un ritiro a causa di aritmie cardiache (e caldo). 3 volte finito nonostante fossi partito non fresco, oppure non perfettamente preparato.
ALTRE ULTRA
Gare tra 6h/7h e 12h con partenza tarda sera/notte e terminate il mattino presto. Partito: 4. Completate: 4.
Gare tra 6h e 12h con gara di giorno, eventuale breve tratto iniziale o finale al buio. Partenze 43. Ritiri: 3 (infortunio + strada sbagliata UROC, problemi alla vista Bettelmatt, errore di percorso + “depressione” JFK). Terminate in pessime condizioni rallentando molto nel finale a causa di crisi o problemi di diversa natura: 8 (se non ricordo male), la maggior parte delle quali nelle mie prime gare o dopo infortuni. Ritirato per stanchezza, malesseri o dolori: 0 (esclusa la UROC, infortunato). (Potrei forse aver dimenticato qualcosa, queste sono quelle che sono riuscito a ricordare e ricostruire.
Tra 6 ore di gara o 12 cambia tantissimo (12 ore sono sicuramente più simili a 14), ma dato che c’è proprio una netta divisione nei miei risultati tra questi tempi di gara, li ho presi come riferimento per la divisione in categorie. Non parlo di altre gare tra le 3h30’ e le 5h30’, un po’ perché sono davvero tante, un po’ perché in quel caso si parlerebbe quasi solo di prestazione e poco di infortuni, acciacchi, problemi fisici, ritiri, e alcune sono state prese come allenamento.
CONCLUSIONI
Mi posso trovare bene in gare lunghe, ma con partenza il mattino. Ne sono consapevole da tempo, forse per questo motivo il mio maggior obiettivo futuro rimane la Western States, anche se fa molto caldo e non è esattamente adattissima alle mie caratteristiche. Di sicuro se piove mi trovo molto bene. Non amo particolarmente correre con la pioggia, ma in queste condizioni mi sono spesso trovato a dare il mio meglio, anche in ultra tra 6 e 10 ore. Di sicuro con la pioggia, anche se con freddo, non patisco problemi agli occhi o problemi gastrointestinali. Soffro la notte? Probabilmente non la notte in sè, visto che in gare con partenza in notturna (tra le 23 e la 1) non ho mai avuto problemi, anzi, forse ho fatto alcune delle mie gare migliori. Molto probabilmente soffro molto i decisi cambiamenti di clima (ma anche qua non è detto, non sempre è così). Nelle gare in notturna più brevi non ci sono mai stati clamorosi sbalzi termici (intendo di 15° o oltre, come può avvenire a UTMB, Diagonale, LUT, Tor). In gare XL ho raggiunto “solo” 2 risultatoni (mica male, poi, come risultati, UTMB ’18 e Diagonale ‘14) con pioggia e umido, il che significa appena un 10%, più altre 2 ottime gare (Transgrancanaria, UTLO), altre 2 finite almeno decentemente (le 2 LUT terminate), e 2 concluse dopo patimenti di ore (UTMB ’16 e Diagonale ’17) in condizioni di gran caldo.
Probabilmente le gare dove riesco a dare il mio meglio sono quelle tra le 8 e le 10 ore, o poco più. Forse dovrei correre più ultra con partenza di mattino, come molte 100 miglia americane, appunto. In questi casi riesco anche a gestire meglio eventuali crisi o problemi. In ogni caso nelle ultra over 12-14 ore credo che anche le statistiche generali dimostrino un maggior numero di ritiri (per persone più lente di me quindi si parla anche di gare più brevi, 80-100 km). Di sicuro è molto più semplice avere problemi gastrointestinali dopo molte ore e cambi di clima e di “luce”.
Delle volte ho avuto anche un po’ di sfortuna forse, viste le occasioni in cui sono partito già infortunato, acciaccato o del tutto sovrallenato (o male allenato, come il primo UTMB). Ma ho avuto anche dei di brutti flop nonostante una bella forma, quasi sempre quando c’era intenso freddo secco. Diciamo anche che sulle lunghissime distanze ho spesso corso in eventi super competitivi, il che significa osare, sia in allenamento che in gara, con in mezzo impegni di sponsor, public relations e simili, senza che questa sia una scusa, ma probabilmente un po’ incide. Anche il fatto che siano generalmente lontane da casa, con abitudini e alimentazione diversa dal solito, mentre gare più brevi, seppur di 10-14 ore, portano lontano da casa per meno giorni.
Considerazioni buone per decidere i prossimi obiettivi a partire dall’anno nuovo, e sfruttare le possibilità che negli ultimi 2 anni non ci sono state.