martedì 15 giugno 2021

First State Trail Race 50 k, la mia gara (la prima di 3 weekend consecutivi)

Dopo la UROC, una settimana di recupero, un mese di allenamenti per ritrovare brillantezza e mettere le basi per l’estate, e poi 3 trail di 50 km per divertirmi/testarmi/allenarmi in vista di luglio e agosto, dove spero di poter venire in Italia e fare un po’ più dislivelli in preparazione dell’UTMB. Sabato 12 giugno quindi prima gara del trittico, la First State Trail Race, in Delawere.

(foto Patrick Rodio)

Intanto, una delle cose più belle è stato il ritorno a condizioni pre pandemia, ovvero la non necessità di distanziamento o uso di mascherine per chi era vaccinato, cioè la stragrande maggioranza dei presenti. Con mia sorpresa ho scoperto prima del via che un paio di ragazzi mi conoscevano grazie all’UTMB e ad altre gare in questa parte degli States. Piano piano inizio a farmi conoscere anche qua.

Non avevo grandissime aspettative per questa gara. In questi trail di 50 km corribilissimi e con solo qualche breve strappo ripido non basta solo allenarsi bene. Ho scoperto negli anni che bisogna trovare il “ritmo gara” che dà solo la gara. Essendo quindi il mio obiettivo principale di questo trittico la Eastern Divide, in Virginia, a cui ero iscritto già lo scorso anno e che era stata rinviata per i motivi che sappiamo, lo scorso weekend non volevo forzare e tirarmi il collo per tutta la gara. Poi un leggero fastidio a flessori e ginocchio non mi faceva correre sciolto come volevo, soprattutto in salita quando dovevo alzare di più la gamba, costringendomi a spingere soprattutto di polpacci.

Comunque, la gara. Partivano insieme alla 50 km anche la 25 e la 10 km, quindi era difficile capire la posizione nel primo tratto. Inoltre ci sono anche stati degli errori di percorso di alcuni ragazzi, a maggior ragione questo mi ha costretto a concentrarmi solo sul mio passo. Essendo 2 giri da 25 km, l’obiettivo era di sicuro quello di fare il più possibile tempi simili tra i 2 giri appunto, e infatti così è stato, con un primo giro in 2 ore più o meno esatte, e concludendo in 4h04’35”, un leggero normale calo, ma considerando un paio di soste ai ristori, l'aumento della temperatura, il tanto fango e qualche doppiaggio, tutto nella norma. 

Dopo una trentina di chilometri avevo capito di essere 3°. Nonostante il fastidio muscolare le energie erano sempre buone. Il caldo per fortuna non era intenso come nelle settimane precedenti, quindi non ci sono stati grossi problemi di idratazione. Nell’ultimo tratto di gara ho provato a spingere leggermente di più, ma senza affanno, visto che il distacco da primi diminuiva in modo naturale. Nella confusione degli errori altrui ho passato più persone di quelle che avrei dovuto (uno addirittura 2 volte, l’ultima a un chilometro dall’arrivo, quando teoricamente ero già in testa), ma ero abbastanza certo di essere davanti a tutti quando ho passato l’ultimo ragazzo a 4 o 5 chilometri dall’arrivo, dopo averlo “puntato” da qualche chilometro (conoscendolo e guardando poi i suoi risultati passati, ho scoperto che quest’anno già una volta mi era arrivato avanti e in un’altra occasione ero arrivato davanti io di poco, a conferma di essere praticamente allo stesso livello su questo tipo di gare).

All’arrivo stavo abbastanza bene, solo normale affaticamento. Le gambe sono state bene anche negli immediati giorni successivi (a parte i polpacci un po’ duretti la domenica), non come dopo la UROC, segno che l’allenamento è stato buono, e che probabilmente è anche rimasto un po’ di adattamento muscolare dopo la quasi devastazione della UROC. Riuscire oggi (martedì) a correre senza particolari dolori 3 giorni dopo un trail di 50 km è segno che l'allenamento quest'anno sta procedendo benissimo (nonostante normali ma gestibili intoppi).

Ora si recupera questa settimana con allenamenti tranquilli e un fartlek leggero a metà settimana, in vista della prossima.

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