mercoledì 16 febbraio 2022

La mia Mid-Maryland 50k. Si rivede la luce

Sabato 12 ho corso la prima gara dell’anno, la Mid-Maryland 50k, ormai un classico, essendo la mia quarta partecipazione. Non ci sono molte gare nei dintorni, è molto comoda, sempre in un buon periodo, divertente (nonostante i giri da ripetere, o forse proprio grazie a quello), quindi mi piace tornarci. Purtroppo, pur essendo ufficialmente sempre di 50 km, in realtà il percorso è ogni volta leggermente diverso.

Allora, partiamo da quest’anno. Risultato finale, 2° posto, in 3h43’10” (per un problema col chip risulto 20” più lento, quisquiglie), ad un solo minuto dal vincitore Patrick Blair. Ho conosciuto Patrick nel 2020 alla Patapsco 50k, dove avevo vinto staccandolo ad un paio di km dalla fine, dopo una prima parte di gara insieme e dopo che lui aveva guadagnato un paio di minuti verso metà gara. Su questi percorsi è più o meno al mio livello, i suoi tempi su strada sono paragonabili ai miei, quindi è sempre un bel riferimento. Questa volta è partito decisamente forte, dopo pochi km aveva già un minuto di vantaggio, che poi è aumentato più lentamente, fino a diventare 3’ verso metà gara. Nel finale ho recuperato, ma non abbastanza. Ok, questo dal punto di vista del risultato. Poi il resto.

La gara è fatta da un percorso di poco più di 8 km da fare 6 volte. Sul GPS mi è risultato 48.3, ad altri è risultato sui 49, o anche più. No, non ho tagliato. Anche lo scorso anno era un percorso da ripetere 6 volte, ma leggermente diverso nei primi 2 km, un poco più corto e con un leggero dislivello in meno, mentre quest’anno alcuni sentieri nuovi erano un po’ più scorrevoli. Anche il meteo quest’anno era molto meglio, tra i 10° e 15°, la giornata più calda da novembre a questa parte, dopo un inverno decisamente freddo (il giorno dopo ha nevicato, comunque), mentre lo scorso anno si era molto sottozero. Guardando su Strava, nel 2021 il percorso mi risultava di 48 km netti, con 50 metri di dislivello in più, 777 contro 725 (ma il dislivello col mio Garmin su salite così corte e brevi può avere un certo margine di errore). Tempo dello scorso anno, dove feci una pessima gara, con gambe dure e finale super affaticato, 3h54’. Media velocità 2021: 4’50”/km. Media 2022: 4’37:/km. Al netto di sempre possibili margini di errore del GPS, anche le mie sensazioni confermano di essere andato meglio. Provando a guardare i parziali e l’unico segmento di Strava presente sul percorso (un breve single track di alcune centinaia di metri, circa 3’ di durata), quest’anno sono stato sempre più veloce. Lo scorso anno ero forse troppo stanco dai tanti chilometri fatti nei 2 mesi precedenti, mentre ora ho rivisto un po’ i miei piani, mi alleno meno, ma in modo più redditizio. Almeno spero.


La gara era sui 5 giri nel 2018 e nel 2020 (vinto in entrambe le occasioni). Pur essendo anche allora circa 48 km (ma vado a memoria, perché non ho le tracce registrate da nessuna parte), era più scorrevole. Avevo corso in 3h31’ e 3h37’. Certo, forse ero anche più in forma (tra poco ci arrivo), ma era appunto più veloce il percorso, pur sulla stessa distanza. Quel km circa in più ogni giro era quasi interamente su dei prati, tipo corsa campestre. Anche il dislivello totale era quindi forse leggermente meno, forse anche un centinaio di metri, il che può significare un paio di minuti. E poi una parte quest’anno piuttosto fangosa, lunga poco meno di un minuto, ma che ingolfava per bene le gambe, era molto meno difficile gli scorsi anni. Quindi mi sento quasi di poter dire che il 3h43’ possa valere quanto il 3h37’ di 2 anni fa. Ma nel 2018? Quell’anno volavo. Spesso penso che in quella gara ho avuto la miglior forma in assoluto della mia vita. Peccato non ci fosse un riferimento a poterlo constatare, ma quando ripenso a quel giorno, a come spingevo su ogni singolo strappetto, a come feci ogni giro come un metronomo, a come feci il mio personale sulla mezza il mese precedente e feci altre belle gare poi al rientro in Italia, sono sempre convinto di avere avuto una delle mie migliori giornate, sportivamente parlando, nel periodo di forma migliore.

E poi il resto, che fin qua sono stato troppo tecnico e noioso. Lo scorso anno era stata la prima vera gara “normale” dall’arrivo della pandemia, era stato un successo anche solo per quello. Quest’anno forse lo è stato ancora di più, record di iscritti e una vera festa per tutti. Per me, dopo mesi di sfighe e di forma fisica pessima è stato un modo per riprendere bene, fiducioso di essere sulla strada giusta.

Nessun commento:

Posta un commento