Niente UTMB per me quest’anno, anzi, proprio niente Chamonix. Non per protesta, o boicottaggio (a chi vuoi che interessi che io non vada?), semplicemente volevo provare a fare altro. Ogni anno è difficile incastrare nel calendario le varie gare che si vorrebbero fare, poi con la pandemia e la difficoltà dei viaggi, soprattutto per me che vivo negli USA, non ne parliamo. Volevo rifare finalmente una 100 miglia americana, e se per la Western States di questo passo dovrò aspettare la pensione, per altre potevo sperare in un po’ più di fortuna nelle lotteries meno ambite, così ho puntato sulla Wasatch 100, a inizio settembre, nello Utah, una delle 4 gare del Grand Slam americano (le altre sono Vermont, corsa nel 2017, Leadville e Western States).
Tra l’altro quest’anno non avrei avuto la possibilità di correre l’UTMB facilmente, ma attraverso il sorteggio, visto che ormai sono sotto gli 800 punti ITRA (non ne ho mai avuti molti, ma con gli ultimi 2 anni con solo un paio di gare fatte con punteggio, e andate male, non sono riuscito a mantenermi alto). Avevo la più che mezza idea di correre la CCC (lì avrei avuto i punti necessari), ma appunto, volevo provare a correre altro negli USA, anche perché a giugno correrò la LUT. Sì, ancora, per la sesta volta. Ho un conto in sospeso con questa gara, spero prima o poi di farla come sento di poter fare.
Insomma, quest’anno saranno davvero poche le mie gare, ma un po’ più sparse negli USA. Gare locali forse solo una o due. E un altro ritorno, alla UROC. Qua non ho conti in sospeso, ma si incastra sempre bene nel programma e la trovo ottima in funzione della LUT. Forse troppo impegnativa due mesi prima di Cortina? Secondo me si possono fare entrambe bene, basta non strafare a inizio stagione e gestire bene (meglio di come ho fatto in passato) il periodo tra le due gare.
In estrema sintesi, queste saranno le mie principali gare di quest’anno.
26 marzo: Behind the Rocks, 50 miglia, Utah
30 aprile: UROC, 100k, Virginia
24 giugno: LUT, 120k, Italia
9 settembre: Wasatch, 100 miglia, Utah
Forse qualcosa a fine luglio negli USA, ma dipende da quanto starò in Italia, dove probabilmente farò qualcosina in Italia a inizio giugno. Purtroppo non riuscirò a venire a marzo per il Campo dei Fiori Trail. Ci tenevo un sacco a tornare sui sentieri dove sono cresciuto sportivamente, ma in quel periodo è troppo complicato col visto e altre mille cose.
A fine stagione non so. Credo di venire in Italia in ottobre, ma non so se farò gare e quali, dipenderà da come starò post Wasatch. O magari qualcos’altro di molto esotico (...), ma dipenderà da che piega prenderà la stagione. Oppure potrei tornare alla JFK a fine novembre ben preparato per chiudere anche qua il piccolo conto rimasto in sospeso.
Comunque, considerando anche le gare più “piccole” che farò, di sicuro non arriverò a 10 competizioni. Credo non più di quelle 7 o 8 accennate. Ah, la prima sarà la Mid-Maryland il 12 febbraio, un classico di inizio stagione per me, una 50 km utile per mettere un po’ di tenuta al ritmo e capire a che punto sono della forma. Anche questa un’abitudine. Sì, faccio spesso le solite gare, ma mi piace confrontarmi col giovane me stesso, facendomi spesso del male.
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