martedì 12 gennaio 2021

Il primo mese di allenamento in vista del nuovo anno

Dopo aver parlato della mia pausa invernale, parlo ora della ripresa vera e propria del mio allenamento in vista della nuova stagione. Di certo non è semplice organizzare un programma chiaro e preciso, vista l’enorme incertezza su praticamente ogni gara del nuovo anno, ma un minimo di senso lo si può dare, anzi, lo trovo importante per mantenere motivazione e benessere psicofisico.

A partire da dopo Natale ho iniziato col primo mese di allenamenti, lavorando soprattutto sulla velocità. Generalmente si tratta ogni settimana di una seduta di sprint in salita o HIIT (high intensity interval training), una seduta in pista di interval training sui 300 o 400 metri, e una seduta di potenza aerobica con ripetute dai 1000 ai 3000 metri, sempre in pista. Mantengo un discreto chilometraggio (almeno per me, che non sono amante dei mega volumi) sui 90-100 km settimanali, anche se raramente supero l’ora e mezza, con un massimo probabilmente di 2 ore. Il volume non è molto visto che compenso poco con dislivello e cross training, infatti per il momento faccio pochissime pedalate, visto il freddo intenso, e comunque molto tranquille. Ogni settimana inserisco anche una seduta di esercizi casalinghi di forza generale sotto forma di circuiti, per gambe, core, schiena, ma anche braccia, visto che per il momento sto usando pochissimo i bastoni ed è sempre bene mantenere un po’ di tono. Una o due volte a settimana faccio una corsetta mattutina a digiuno, che rimane sempre una cosa che non amo particolarmente, soprattutto sottozero, ma spostarmi dalla confort zone è di sicuro utile, e anzi, direi necessario.

La difficoltà di questa ripresa ora è aumentata da un dolorino all’anca, che sta via via migliorando, ma che è stato particolarmente fastidioso nelle prime settimane, oltre ai miei soliti flessori della coscia. Un po’ per via di questi acciacchi, un po’ per il freddo, un po’ gli anni che stanno iniziando a passare, ogni inverno mi ritrovo a correre le sedute di intensità qualche secondo più lento, il che mi costringe ogni volta a qualche fatica aggiuntiva (e qualche mese in più) per riprendere il mio ritmo abituale. Chissà quanto tempo ci vorrà prima di rassegnarmi allo scorrere del tempo.

Al termine del primo mese l’ideale sarebbe fare una gara breve, ma l’unica corsa che forse si potrà fare nelle vicinanze sarà una 50 km a fine gennaio, che – sempre se si correrà – affronterò senza grandi aspettative e solo come completamento della prima fase. Da lì un’idea per almeno i più immediati successivi mesi c’è, magari ne scriverò presto

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