Dopo il ritiro alla JFK la voglia di rifarmi era tanta, così mi ero iscritto
alla Bandera 100 km, una gara in Texas a inizio gennaio, qualificante per la
Western States, sia per la semplice partecipazione alla lotteria, ma anche per
la possibilità di qualificarsi di diritto arrivando tra i primi. Sarebbe stata
un’impresa difficile piazzarsi così bene, ma volevo provarci. Dopo la JFK e
l’Appalachian Trail della settimana successiva, volevo fare una settimana
tranquilla di riposo, per poi fare 4 settimane di buoni allenamenti, ma senza
esagerare, vivendo un po’ di rendita della buona forma che avevo già raggiunto.
In quella settimana di riposo qualche leggera pedalata sullo spinning, un giro
tranquillo in bici e una corsetta molto blanda, giusto per mantenere un minimo
e non ingrassare troppo. Purtroppo però mi sono preso una bella intossicazione
alimentare, perdendo 6 o 7 chili di peso in mezza giornata. Ok non ingrassare, ma questi chili in meno erano decisamente troppi! E tutti di liquidi. No bueno. Per altri 2 o 3
giorni ovviamente le forze erano scarse, anche perché era difficile alimentarmi
normalmente, quindi non potevo fare altro che riposo assoluto. Dopo un altro
paio di leggere pedalate in casa e una leggera corsetta, erano passate due
settimane con forma ormai da ricostruire totalmente. (Anche se c’è chi va forte
dopo essere stato fermo del tutto 2 mesi. E gli asini volano). A questo punto
ho dovuto rinunciare alla Bandera, anche a causa della situazione coronavirus
negli Stati Uniti che stava andando sempre peggio, complicando il viaggio molto
più di quanto già non sarebbe stato.
Visto che gare per i primissimi mesi dell’anno saranno difficili e che gli
obiettivi principali per me potranno essere da maggio in poi (magari qualcosa
prima si potrà fare, ma sarebbero tappe di passaggio), ho pensato di aspettare
ancora per riprendere seriamente. Due settimane di riposo quasi totale potevano
bastare, ma altre due settimane di attività tranquille, senza programmazione,
facendo quello che mi sentivo alla giornata, sarebbero state ottimali, sempre
in ottica di mantenimento, ma recuperando energie e voglia per una ripresa
decisa col nuovo anno. Qualche corsetta tranquilla, allunghi, qualche facile
esercizio di tonificazione per le gambe e il core, qualche pedalata, un po’ di
neve spalata, qualche passeggiata più lunga con il cane. Tutto ciò mi ha anche
lasciato più tempo per altre cose (ad esempio suonare, cosa che non facevo più
da oltre un anno). Ancora qualche giorno e risentirò la voglia di ridarci
dentro, ma comunque con un mese di ripresa graduale e senza forzare.
In sintesi:
- 1 settimana di riposo con qualche leggerissima attività;
- 1 settimana di
riposo forzato causa malessere, con qualche leggerissima attività da metà
settimana;
- 2 settimane di
ripresa con pedalate e corse leggere, allunghi, esercizi generali di tonificazione,
passeggiate, neve spalata, altri interessi.
Insomma, un periodo di recupero generale in inverno per me è sempre stato
positivo in vista della stagione successiva, così come lo dovrebbe essere per
tutti, o quasi. E di certo non sono l’unico a dover fare un inverno
forzatamente più tranquillo del solito. Ma tra poco si riparte!
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