Non voglio
lamentarmi dell’età che avanza quando la carta d’identità dice solamente 38 anni. Ci
si potrebbe lamentare di ben altro. Lo sappiamo tutti che qualcuno ha vinto un
UTMB con 20 anni in più. La mia è solo una constatazione, ovvero che il
tempo (s)corre e che la velocità rallenta. Ok, sembra un gioco di parole, ma è
così, la mia velocità di base non è come 2 o 3 anni fa. Il che non vuol dire
che sia diventato lentissimo e che non possa più essere competitivo su distanze
ultra, anzi, la mia tenuta alla distanza è sempre buona, o almeno così sembra,
certo che però per uno come me, mai stato velocissimo di base, diventa ancora
più importante riuscire a reggere a lungo i ritmi necessari per difendermi su
gare lunghe.
Nel 2018, il mio miglior anno, ero riuscito a fare il mio personale sulla mezza
maratona a 3’38” al km, un ritmo che ora fatico a tenere su ripetute come
6x1000 o 3x2000. Al termine di quell’anno ero riuscito a fare il personale in
maratona correndo a 3’51” di media, velocità col quale ora forse faticherei a
completare una mezza maratona. La cosa che mi fa davvero capire di iniziare a
rallentare la mia velocità è la sensazione quando corro. Ci sono giorni in cui
mi sembra di non spingere o di faticare eccessivamente, ok, ma non sono quelli
i momenti in cui capisco di essere più lento. Sono i giorni in cui mi sento
bene, gambe fresche, reattive, che spingono bene, fiato che recupera anche
molto velocemente dopo lo sforzo, ma il cronometro che mi dà un riscontro
negativo. Faccio un 1000 spingendo bene, mi sento veloce, potente e allo stesso
tempo sciolto e leggero, penso “dai, questo sarà sui 3’30””, e invece niente,
3’40”, sempre più o meno come la settimana prima o la settimana prima ancora.
Vero anche che ci sono di mezzo il freddo, il vento (che a Baltimore è spesso
presente), il maggior chilometraggio che sto facendo rispetto al passato, lo
stress, magari l’umore, e altri fattori, ma no, tanti elementi di possibili
rallentamenti li avevo anche gli anni precedenti.
Insomma, niente di male comunque, niente di clamoroso, un fisiologico
rallentamento che prima o poi sarebbe capitato. Si potrebbe tranquillamente dire
che ci sono masters di oltre 40 anni o che sfiorano i 50 anni che invece
continuano a migliorarsi e a diventare sempre più veloci. Verissimo! Molto però
dipende dall’età atletica, oltre che altri mille fattori. Io ho iniziato a
correre regolarmente trail nel 2010, mentre avevo iniziato a correre in
generale, su corte distanze, nel 2004. Prima di fare trail mi ero già spremuto
per bene, o meglio, mi ero spremuto male, facendo a volte allenamenti con poco
senso (ho sempre sperimentato da solo sin dall’inizio, e un po’ me ne pento,
perché avrei forse potuto costruire una velocità di base migliore), così come
poi mi sono spremuto nei primi anni di gare ultra. Ma anche da ragazzino,
quando ancora non correvo, mi sono spremuto in altre cose che sicuramente non
hanno contribuito ad avere il miglior fisico possibile negli anni successivi!
Insomma, anche se non mi sento per nulla vecchio (ogni tanto sì, e magari con
amici lo dico anche, però dai, allo stesso tempo mi sento anche giovane a
livello mentale, sempre più curioso e pieno di progetti, tant’è che non ho
ancora deciso cosa fare da grande), diciamo che gli anni iniziano a farsi
sentire sui miei muscoli, almeno per quanto riguarda la “velocità di punta”. Anche
gli acciacchi vari si fanno sentire, ma a pensarci bene, nemmeno troppo, visto
che ho sempre avuto problemini vari che mi trascino sin da quando giocavo a
calcio da adolescente.
Cosa potrebbe comportare questo rallentamento? Intanto che nelle gare brevi che
mi piace correre, quando possibile, sarei ancora meno competitivo di quanto già
non fossi, ma nessun problema. E poi niente, significa che nelle gare ultra “corte”
dovrò spingere di più per reggere i ritmi di chi è più veloce di base, mentre per
ultra di 10 ore o oltre, dovrò solo puntare ancora di più sulla resistenza e
sulla tattica, oltre che sulle mille altre variabili che queste gare hanno, per
mia fortuna. Il tempo passa, ma ho ancora qualche cartuccia. Non sono ancora
così vecchio. Anche se iniziare a dirlo può essere un buona scusa in caso i risultati
saranno scarsi!
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